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Case History: Ingressoartisti

Tra gli articoli di approfondimento che troveranno di volta in volta spazio sul questo nostro blog, ci sono le cosiddette 'case histories", vale a dire resoconti di esperienze dirette che possano testimoniare un'applicazione pratica in situazioni professionali dei prodotti di nostra distribuzione. Iniziamo questa 'serie' con una giovane realtà nell'ambito della didattica (è attiva dal 2016) la scuola di musica e canto Ingressoartisti di Milano, e lasciamo ad uno dei suoi responsabili, Federico Salerno, il racconto della loro esperienza.

"Ingressoartisti è oggi punto di riferimento, a Milano, per l'arte al servizio della crescita e dell'evoluzione delle tante persone che popolano la nostra realtà. Per questo, nel realizzare lo studio di registrazione ho puntato su marchi top quality che offrissero grandi storie da raccontare: Steinberg, RME, Universal Audio, SSL. Ho lunga esperienza con Cubase, fin dalle sue versioni AudioXT e poi VST, perciò questa è stata una scelta molto semplice per le due DAW presenti in studio. Rispetto a interfacce audio e convertitori mi sono affidato a RME, a mio avviso imbattibile per stabilità e flessibilità del routing. Ho voluto uno studio ibrido, con diverse possibilità full analog di catena di segnale in acquisizione: dai preamp ai compressori, tra i quali possiamo orgogliosamente contare su un UA 2-1176 (qualsiasi sia la sorgente sonora, con lui non sbagli mai), agli equalizzatori, tra i quali spicca senza dubbio il fantastico SSL 611, che restituisce i bellissimi colori tipici delle consolle SSL da cui deriva.
Grazie a tali scelte, i nostri studenti hanno la possibilità di fare esperienza di registrazione e trattamento del segnale, utilizzando hardware e software che rappresentano standard assoluti sia da un punto di vista tecnico sia soprattutto storico: come tocchi un potenziometro del compressore che è stato utilizzato su Thriller di Michael Jackson o cambi una frequenza dell'equalizzatore che ha caratterizzato il sound dei Muse, ti rendi conto immediatamente del potenziale che queste macchine ti mettono a disposizione. Come disse Schoenberg, c’è ancora un sacco di musica da scrivere in do maggiore". (Federico Salerno, direttore delle sezioni Musica & Recording di Ingressoartisti – www.ingressoartisti.it)

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